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Gli elfi si suddividono in varie sottorazze , venutesi a creare dopo le diaspore che ha subito la razza originaria ,gli elfi alti sono espansivi e cordiali e sono i più numerosi e conosciuti . Non disdegnano di viaggiare in terre straniere anzi, lo fanno molto spesso. Questa razza è molto avventurosa ed è quella che ha maggiori contatti con gli altri popoli ; per questo i PG elfi sono, solitamente, elfi alti. Benché gli elfi alti a prima vista possano sembrare distaccati ed arroganti, non ci vorrà molto a capire qual è la loro vera natura: sanno bene quanto possa valere la concordia con le altre razze del mondo. Certo, non è sempre facile fare amicizia ; spesso non danno confidenza alle creature meno longeve, avendo imparato da piccoli a non fidarsi di nani e di uomini. Perciò, pur essendo regolarmente di allineamento buono, non si può mai sapere quale accoglienza riserveranno agli estranei. Gli elfi alti hanno la pelle bianchissima. Anche se stanno quasi sempre all'aperto, non si abbronzano per l'esposizione ai raggi solari. Non si tratta di un pallore cadaverico, però la loro carnagione è color panna, piuttosto. Occhi e capelli possono essere di due tipi. Alcuni elfi sono biondissimi e con gli occhi azzurri; altri, ugualmente numerosi, hanno i capelli scuri ,bruni o nerissimi, ed intensi occhi verdi. Tra le due varietà non ci sono ulteriori differenze, benché spesso godano di un diverso trattamento solo a causa dell'aspetto esteriore. Gli elfi alti amano le tinte pastello, invece dei colori cupi ; essendo cacciatori e boscaioli, spesso portano dei mantelli verdi che li mimetizzano perfettamente col fogliame. L'arma preferita è l'arco, ma se la cavano bene anche con le spade, corte o lunghe. In battaglia indossano, sopra la scintillante cotta di maglia degli elfi, mantelli intrisi di essenza silvestre , grazie ai quali possono muoversi nella foresta senza far rumore, colpire fulminei e poi ritirarsi. Ogni tanto addomesticano e cavalcano le aquile giganti ( rock ), ma non usano quasi mai cavalcature, perché cavalli e simili sono troppo ingombranti nei boschi; le utilizzano nei viaggi lunghi e in pianura. Il mondo degli elfi alti è molto simile ai reami fiabeschi, le loro Case sono incantate e nella loro società regna il bene. Le terre degli elfi alti ispirano le favole degli uomini, la cui massima aspirazione è, spesso, di abbandonarsi nelle braccia della morte immersi nella serenità di questi luoghi di fiaba. Questi elfi non danno molto valore all'organizzazione sociale , preferiscono vivere come vogliono, senza imposizioni di sorta. I loro villaggi sono oasi di pace, perché tutti gli elfi contribuiscono alla difesa comune. Esiste una sorta di dinastia reale, ma gli elfi non ci fanno molto caso , non sono disposti a rispettare qualcuno solo per la sua nascita altolocata. Gli elfi alti vivono a stretto contatto con la natura, senza mai prendere più del necessario e, anzi, badando a ricostituire e a migliorare questo loro patrimonio. La vegetazione viene costantemente rinnovata, perché il verde fa parte della loro vita; per questo i buoni vedono in loro il massimo della bontà .
Quelli che danno più valore alla legalità che alla libertà potranno non essere d'accordo, ma comunque nutriranno rispetto per il loro modo di vivere. Non c'è dubbio che quella degli elfi alti sia una degna esistenza, fatta di libertà, natura e gioia di vivere.
Tra loro non ci sono ansie ed affanni; la vita è sovente caratterizzata da uno splendore idilliaco. Pur dovendo affrontare i problemi derivanti dalle incursioni di umani e di umanoidi, sembrano immuni dalle preoccupazioni che spesso opprimono le altre razze. Vivendo in armonia con la natura, non hanno difficoltà a trovare cibo nelle zone in cui abitano. Vicino alle loro comunità la selvaggina abbonda e la terra è fertile.
Certo quando si allontanano dalle loro terre, gli elfi alti scoprono una realtà ben diversa, una comitiva di elfi in viaggio si trova sovente a dover dipendere dalla generosità altrui , specialmente da parte di altri clan Elfici.

Gli elfi a loro volta si suddividono in:

Alto Elfo o Elfo dorato

Sono considerati tra gli elfi più puri e risiedono nel Bosco Sacro. La loro città viene considerata Kudres, anche se molti di loro hanno preferito tornare alle origini per vivere nelle foreste di Atlantis. Non sono molto forti, ma dotati di grande destrezza e di buona intelligenza. Il loro odio per gli orchi è ormai leggendario.

Elfo Scuro

Nessuno sa con certezza l'origine degli elfi scuri, né il luogo da dove essi provengono. Vengono considerati dagli altri elfi un morbo e sono chiamati da questi “i fratelli oscuri”. Molto simili nelle caratteristiche fisiche, ai loro lontani cugini gli alti elfi, provano un odio verso tutte le razze, soprattutto quelle elfiche. L'odio più sanguinario lo riservano però agli elfi selvaggi, anche se i motivi di tale faida si sono persi nel passato.

Elfo Selvaggio

L'elfo selvaggio vive ancora nelle foreste. Proprio per questo ha perso l'intelligenza tipica degli elfi per guadagnare in destrezza. Sono considerati tra i migliori ranger del continente di Atlantis, anche se non amano frequentare le città popolose. Di tanto in tanto è possibile vederne qualcuno a Kudres. Odiano profondamente gli elfi scuri con cui erano originariamente in contatto.

Elfo Marino

Gli elfi marini sembra siano stati creati dal Dio Solyan. Essi sono perfettamente adattati alla vita marina tanto che sembra siano in grado di respirare anche sott'acqua. La loro destrezza è pari al loro carisma, tanto che sono considerati ottimi bardi. La città ove è più frequente vederli è Jensys. Odiano profondamente di haveniani ed i dakriani, mentre tollerano le altre razze umane

Mezzelfi

Pur non essendo propriamente degli elfi , i mezzelfi vengono trattati per via delle loro ascendenze elfiche, come tali. Ogni mezzelfo ha sangue elfico almeno per metà ; se si incrocia di nuovo con un elfo , rimane sempre un mezzelfo , a prescindere da quando è avvenuta l’ibridazione con l’altra specie . I mezzelfi che non si riproducono con altri elfi , diluendo ulteriormente la purezza del sangue , sono considerati dagli elfi non appartenenti alla loro razza ; questi meticci non hanno nessuna delle abilità normalmente attribuite ad elfi e mezzelfi. A volte i mezzelfi non sono pienamente accettati dalle comunità elfiche o umane , questo li rende spesso tristi , introversi e amareggiati .
I più fortunati , invece , sono ben accetti in entrambe le società , che li trovano , anzi , particolarmente affascinanti . Ciò dipende in larga misura dalla personalità del singolo e dal tipo di gruppo con cui entra in contatto . In genere i mezzelfi sono anche semi umani , perché il patrimonio genetico degli elfi si incrocia con successo solo con quello degli uomini . Per la maggior parte , i mezzelfi derivano dagli elfi alti. La ragione è semplice : gli elfi marini non vivono nello stesso ambiente degli uomini , gli elfi silvani si darebbero alla fuga o si nasconderebbero , mentre i drow (scuri) ucciderebbero chiunque sia tanto stupido da fidarsi di loro . Peraltro possono sempre crearsi situazioni particolari che portino alla formazione di coppie miste .
E’ verosimile trovare mezzelfi derivanti da tutte le sotto razze , anche se sono meno comuni di quelli discendenti dagli elfi alti . Pochi di loro comunque ereditano pienamente le doti dei genitori ; per esempio è verosimile che anche discendenti degli elfi marini non sappiano respirare sott’acqua . Avendo ereditato tratti umani e elfici , i mezzelfi si riconoscono facilmente : sono più robusti ed alti degli elfi , con occhi e capelli che spesso ricordano quelli del genitore umano , ma presentano anche caratteristiche elfiche . Negli incroci con elfi marini , la pelle ha una tonalità intermedia tra quella dell’uomo e quella dell’elfo : spesso è verde o celeste molto chiaro . La capigliatura è di tipo umano , con un vago riflesso blu o verde . Gli ibridi con elfi alati non sono tanto diversi dagli uomini : la pelle leggermente più chiara , ma i bambini si confondono in mezzo agli altri senza troppi problemi . Se riescono a coprirsi le orecchie e a far risaltare il meno possibile i loro lineamenti affilati , possono passare inosservati . I meticci degli elfi silvani sono quelli che si notano meno di tutti : poiché gli elfi di questo tipo sono più robusti degli altri e si abbronzano , sono solitamente scambiati per degli umani .
Si muovono a loro agio nei boschi e spesso diventano ranger : volendo vivere ai margini della società , questa è per loro la scelta più naturale . I figli degli elfi oscuri sono i mezzelfi più strani , con la pelle nerastra ed i capelli bianchi . La loro provenienza è chiara a tutti e di solito non trovano rifugio né tra gli elfi né tra gli uomini .
Quel che è peggio è che vengono perseguitati anche dai drow , ansiosi di lavare l’onta di quel vergognoso incrocio . Quando si accoppiano due mezzelfi , i figli somiglieranno ai genitori . Qualora i genitori siano di sotto razze diverse : 50% caratteristiche di entrambi ; 25% del padre e 25% della madre .Ovviamente , i mezzelfi faticano ad integrarsi . Spesso vivono ai margini della società , perché esiste un mal celato razzismo nei loro confronti sia tra gli elfi che tra gli uomini e in entrambi i casi per loro è difficile inserirsi pienamente . Molti fondano comunità indipendenti di mezzelfi , dove tutti sono liberi di comportarsi come credono . Sfortunatamente molti di loro vengono da tragiche infanzie tra gli uomini o tra gli elfi e quindi non amano molto queste due razze . Gli uomini benché attratti sono diffidenti verso di loro , molti mezzelfi vivono di espedienti o furti per cui sono visti con sospetto . A volte sono frutto di una violenza e si teme che portino in sé le tracce del loro infelice concepimento per questo sono trattati con circospezione , specialmente dagli uomini . Di solito gli elfi considerano i mezzelfi inferiori a loro ; possono tollerarne la presenza , ma li ritengono soltanto degli uomini longevi , pur non arrivando ad espellerli non li fanno mai sentire a loro agio , nemmeno da piccoli , e non piangono certo quando se ne vanno.
Pare che né gli uomini né gli elfi sappiano riconoscere le autentiche doti dei mezzelfi .
Vivendo più a lungo degli uomini i mezzelfi possono capire il punto di vista degli elfi , ma nel contempo possono comprendere l’inspiegabile fretta di vivere degli uomini . Sono pertanto degli ambasciatori ideali tra le due razze . Possono appartenere a qualsiasi classe ed avere personalità poliedriche . Purtroppo sia gli elfi che gli umani non riescono a dimenticare l’impuro connubio da cui derivano e rinunciano spesso ad un importante occasione per capirsi . Per via di questa difficoltà a farsi accettare da una società o dall’altra , finiscono per diventare dei vagabondi e solitari che stanno un po’ con gli elfi ed un po’ con gli uomini , quando vengono maltrattati dai primi si rifugiano dai secondi e viceversa . Conoscono i vantaggi di entrambe le comunità .

Folletti e spiritelli

I Foleltti e lgi Spiritelli sono abbastanza simili da essere descritti insieme, le somiglianze sia per aspetto sia abitudini li fanno scambiare spesso per la stessa razza. Le principali differenze sono le dimensioni, gli spiritelli sono più piccoli, e attitudini, i folletti sono una razza guerriera e orgogliosa delle proprie abilità marziali, gli spiritelli invece utilizzano la magia sia per piacere che per protezione. I folletti sono alti fra i 30 e i 60 Cm, hanno generalmente i capelli rossi, piccole ali da insetto verdi traslucenti, e i loro corpi sono pelosi, circa come un uomo; hanno faccette tonde, nasini all’insù e orecchie da elfo ma più larghe e sono adornati da piccole antenne sulla fronte. Vestono di verde, alcuni possiedono armature ma sono in pochi perché portando le armature hanno problemi con il volo, sono pesanti. Il loro unico potere magico innato è l’invisibilità ai mortali, vedi sidhe, riescono a rimanere invisibili anche quando attaccano. Come armi generalmente usano delle spade flessibili e forti che sono scambiate dagli umani per pugnali. Gli spiritelli invece sono alti circa al massimo 37 Cm, i loro lineamenti sono quasi come quelli dei folletti ma sono di capelli biondi, non sono pelosi e le loro fattezze sono più o meno elfiche con piccole antennine. Anche loro hanno ali verdi da libellula e sono ottimi volatori, non indossano mai armature e usano le armi così raramente che si pensa erroneamente che non siano capaci di usarle. La magia è la loro forza, cinque di loro sono in grado di lanciare una maledizione non letale e usare questa abilità contro i mortali è una delle loro attività preferite. Sia i folletti che gli spiritelli sono burloni, capricciosi, allegri e aggraziati; il loro amore per la danza e gli scherzi hanno fatto si che si pensasse che siano delle razze frivole. Ma la loro gioia più grande è irritare «le grandi razze», umani, semiumani e umanoidi. Detestano il male, vivono di quello che da la terra e prendendo in prestito da altre razze (termine kender). Tutte e due le razze sono meticolosamente pulite ed amano l’acqua, molte razze per accattivarseli lasciano bacinelle d’acqua dove loro possano bagnarsi, amano molto ciotole di crema fresca.

Nani

I nani hanno una caratteristica corporatura bassa e tozza (l'altezza varia da1,20 a 1,35 m), guance rubizze, occhi e capelli scuri. Vivono, in genere, finoa 350 anni. Tendono ad essere austeri e taciturni, laboriosi, solidi e coraggiosi, ma poco spiritosi. Amano la birra, anche a forte gradazione alcolica, l'idromele ed i liquori in genere.

Quello che adorano di piu', pero', sono i metalli preziosi, specialmente l'oro, anche se non disprezzano certo le gemme, in particolare diamanti e pietre dure (ma non perle).Amano la terra e detestano il mare.Non vanno matti per gli elfi e odiano orchetti e goblin. La loro struttura tarchiata non li rende adatti a montare cavalli o cavalcature alte (i pony vanno bene), nei confronti delle quali nutrono una certa diffidenza. Non apprezzano la magia mentre raggiungono il massimo nel combattimento e nelle arti belliche in genere o nelle scienze, come l'ingegneria. Benche' i nani siano sospettosi ed avari per natura, la loro tenacia ed il loro coraggio sono piu' che sufficienti a compensare questi difetti. I nani abitano solitamente nelle regioni collinari o montuose; preferiscono il buio e la solidita' dei sotterranei. Hanno varie abilita' speciali collegate a queste loro abitudini e sono particolarmente resistenti alla magia ed ai veleni. Vivendo sottoterra, i nani hanno imparato la lingua dei loro vicini, amici e nemici. Il nano puo' sapere all'inizio, oltre alla lingua comune, quella dei nani, degli gnomi, dei goblin, degli orchetti e dei coboldi. I nani ma­schi hanno delle lunghe barbe, mentre le femmi­ne hanno barbe corte! La loro carnagione è color terra ed i loro capelli castani, grigi o neri.
I nani a loro volta si suddividono in:

Nano Drostiano

Il nano drostiano discende dai nani arcaici e vive ancora nei luoghi d'origine di questa antica razza. A causa del clima freddo è dotato di grande costituzione e di buona forza, ma per contro non è molto intelligente e la sua destrezza è bassa. La maggior parte dei lavoratori di miniere sono i nani drostiani. Odiano profondamente coboldi e goblin, con cui sembra siano imparentati.

Nano Gahaniano

Molto simili ai nani drostiani, anche perché strettamente imparentati con questi, sono scesi dalle montagne alle colline dove attualmente vivono. Sembra che la loro regione di origine sia stata progressivamente inghiottita dal caos. Vivono ora alle pendici della catena degli Oberg Gahan.

Nano Duergar

Forte e robusto, il nano duergar è una razza proveniente dai Nani Arcaici che però si è corrotta nel tempo. Non più dedito al lavoro come questa antica specie, preferisce abbandonarsi a metodi più semplici di vita come la guerra e la razzia.

Orchi

Gli orchi sono grossi, spesso più alti degli umani, certamente fisicamente più robusti anche se meno agili.

La loro pelle varia dal verde acceso ad un rosa umano a una carnagione profondamente abbronzata a seconda delle sottorazze (e ce ne sono quasi quanti sono gli orchi).
Sebbene la dentatura da carnivoro dia un aspetto sgraziato a molti orchi, è anche vero che non è raro trovare orchi dall’aspetto gradevole per i canoni umani.
Le donne degli orchi hanno spesso e volentieri fisico atletico e di indubbia bellezza, se orecchie a punta e canini prominenti non vi infastidiscono, e pare siano amanti intense e appassionate.
La loro società si basa su un modello tribale: ogni tribù è divisa in più clan che comunque fanno riferimento al Consiglio degli Anziani della Tribù che rappresenta l’organo governativo; tutte le tribù sono legate tra loro da antichi vincoli di sangue e i capitribù si riuniscono una volta ogni stagione per decidere le politiche da intraprendere.
In periodo di guerra tutte le tribù forniscono i loro migliori guerrieri per formare la Legione, l’imponente esercito dei Pelleverde composto da almeno dieci centurie.
Spesso ad occhi umani gli Orchi sembrano esseri brutali e privi di disciplina mentre in realtà la società Orchesca è dotata di regole precise e fondata su una rigida gerarchia.
In base a quest’ordine tutti devono fedeltà e lealtà al proprio superiore, fino ai più alti gradi della scala gerarchica.
Tale fedeltà non è incondizionata, essa presuppone un patto tacito tra il subordinato e il suo superiore in base al quale se uno dei due non adempie al suo dovere o non si comporta onorevolmente, l’altro non gli deve più fedeltà, ma può eliminarlo anche fisicamente.
Questo perché non viene a mancare solo la fedeltà alla singola persona ma a tutta la società degli Orchi nel suo complesso.
Questo consente un rapido ricambio dei leader e alti ufficiali che si dimostrano incapaci o falliscono il loro compito.
Per questo motivo il primo ufficiale di una centuria può uccidere il proprio capitano e prenderne il posto se ricorrono le condizioni.
Un orco vive per combattere e muore combattendo.
Per questo le vite degli orchi sono solitamente brevi, intense e dominate da forti emozioni manifestate senza imbarazzo e inibizione.
Morire in battaglia è considerato un onore mentre la malattia, la vecchiaia e gli acciacchi derivanti da questa sono considerati un’umiliazione sia per il Guerriero Orco che per tutto il suo Clan; spesso chi diviene troppo vecchio viene ripudiato dai suoi stessi familiari e abbandonato alla morte nei boschi.
Gli orchi non amano le mezze misure, e non capiscono la posata riflessività degli Oscuri né la calma analitica degli umani.
L’orco materializza il concetto di “carpe diem” noto ad alcuni filosofi umani.
Un famoso detto orco è “Ieri è passato, che t’importa? Domani deve ancora venire, di che ti preoccupi?”
Altra famosa loro esclamazione che più che altro racchiude le credenze su cui si basano le vite di tutti gli Orchi è: “Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai.”
Gli orchi non danno peso alla cultura, considerandola qualcosa che ottenebra la mente e rende complicate le cose semplici, fatto estremamente rischioso in battaglia.
L’unico tipo di arte che praticano è la composizione di poemi in musica e la scultura.
I primi trattano solitamente tre argomenti: la guerra, situazioni comiche o sboccate (spesso aventi per oggetto gli elfi neri o, per strano che possa sembrare, famosi eroi orchi) e, per finire, tragiche storie d’amore (spesso però esiste una commistione di generi, tra il primo e il secondo e tra il primo e il terzo, ancora a dimostrazione della base guerriera della cultura orchesca).
La musica d’accompagnamento è solitamente fatta di percussioni e di uno strumento a corda dal suono particolarmente lamentoso.
Le rappresentazioni sono solitamente composte di opere diverse per metrica, genere e stile.
Non è raro vedere un rude guerriero, segnato da molte battaglie, scoppiare a piangere per la conclusione di una storia particolarmente tragica e poi rotolarsi a terra dalle risate pochi istanti dopo all’apertura di un poema comico.
Le sculture degli orchi sono sempre e solo di carattere commemorativo religioso.
L’essenza stessa della cultura Orchesca si basa su tradizioni millenarie che vengono rispettate con devozione quasi maniacale.
Esistono riti ormai consolidati da millenni che gli orchi osservano tuttora.
I riti più famosi sono il Rito dell’Addio, il Rito del Ripudio e il Rito del Suicidio.
Il Rito dell’Addio è compiuto alla morte di un guerriero in modo da rafforzare lo spirito di gruppo e scaricare le tensioni.
Il Rito richiede di tenere aperti gli occhi della persona morta.
Tutti gli Orchi presenti si uniscono in cerchio intorno alla persona morta, alzano la testa verso il cielo e lanciano un potente ululato che è stato descritto non come un lamento sul morto, ma un’esaltazione del vittorioso.
La credenza diffusa tra i Pelleverde afferma che l’ululato è un avvertimento ai morti per l’arrivo di un guerriero in cielo.
Il corpo, adesso un guscio vuoto, viene disposto nella maniera più conveniente.
Non è data importanza alla sepoltura e il più delle volte il cadavere viene cremato.
Scoperte archeologiche recenti hanno evidenziato che gli Orchi una volta seppellivano attentamente i loro morti, si ignora il motivo che li ha spinti a cambiare questa usanza.
Il Rito del Ripudio viene invece effettuato quando un orco si macchia di gravi colpe verso la comunità oppure quando ha perso il suo onore.
La cerimonia porta alla morte sociale dell’Orco oggetto del Ripudio che viene trattato dagli altri Orchi come se fosse inesistente, in quanto viene privato del proprio onore e nome.
Gli effetti ricadono sulle successive sette generazioni.
Il Rito inizia con una denuncia fatta al Consiglio degli Anziani con cui si mette in dubbio l’onore dell’accusato.
Si pone in atto un processo durante il quale l’Orco denunciato è chiamato a difendersi dalle accuse.
Se trovato colpevole la sentenza è unica, pena capitale.
La sentenza non è definitiva, è possibile presentare ricorso sfidando il Consiglio.
Tale azione può essere compiuta anche dal capoclan dell’accusato, in quanto il clan è ritenuto ugualmente colpevole dei crimini commessi da un suo membro e quindi sottoposto a sanzioni.

Secondo la Legge dell’Ereditarietà un figlio dividerà gli onori e i crimini del padre e ciò è valido fino alla settima generazione.
Il Rito formale è composto da un processo sommario durante la quale l’accusato o la famiglia deve dimostrare la propria innocenza.
Tutte le prove devono essere presentate durante la procedura. Se alla fine viene riconosciuto colpevole viene giustiziato.
Un modo per evitare tale fine, è accettare il Ripudio, il disonore su di sé e sulla propria famiglia; questa scelta è però raramente fatta da un vero Orco che ha nell’Onore uno dei suoi valori più profondi.
Il Ripudio avviene quando l’accusato riconosce di essere colpevole ed accetta il giudizio del Consiglio.
Il capo del Consiglio degli Anziani dichiara allora che l’accusato è un codardo privo di onore e poi ognuno dei presenti incrocia le braccia e gli volta le spalle.
È possibile anche se difficile, ristabilire il proprio onore, inoltrando la domanda al Portavoce del Consiglio dei Capi e presentando le prove della propria innocenza, se le prove vengono ritenute sufficienti (cosa molto difficile data la rigidezza dei funzionari orchi) il Consiglio dei Capi può decidere se ridare nome e l’onore al guerriero.
La cerimonia comincia con un Annuncio del Capo del Consiglio che dichiara che l’Orco è stato accusato ingiustamente.
Egli tira fuori il proprio pugnale, il guerriero lo stringe dalla parte della lama e successivamente il Capo del Consiglio pronuncia il nome del guerriero ridando così il nome e l’onore a lui ed alla sua famiglia.
Il Rito del Suicidio è chiamato anche “tempo di morire” e viene effettuato da un Orco quando una malattia grave che produce invalidità o menomazioni fisiche impedisce al guerriero di combattere; la malattia viene ritenuta disonorevole e per non pesare sul Clan e sulla società l’Orco si suicida volontariamente.
Ci si aspetta che, quando un Orco non è in grado di affrontare i propri nemici, si suicidi da solo.
Il rito avviene con l’aiuto del figlio maggiore o di un amico fidato che devono porgere all’Orco che vuole compiere il Suicidio il suo coltello da Guerriero con il quale si deve infilzare il proprio petto. Il figlio o l’amico estrarrà il coltello e lo pulirà sulla propria manica.
Questi Riti sono rispettati fin dalla notte dei Tempi e vengono tollerati da tutte le leggi del Reame.
La religione orchesca è semplice: loro adorano Crondor nella sua forma di Dio della Guerra e spesso lo rappresentano come un Orco armato di una grossa clava, secondo le credenze più diffuse il loro dio li guarda quando combattono e in base al loro comportamento in battaglia decide se accettarli o no nel Territorio Inesplorato, il corrispettivo del Paradiso degli Umani, dove ci sono divertimenti, donne, battaglie, elfi neri da deridere e quant’altro si possa desiderare.
Se il loro comportamento è stato disonorevole la punizione che gli spetta è quella di dover tornare sul mondo per guadagnarsi l’Aldilà sotto forma di Goblin.
Per questo motivo gli orchi detestano i goblin, che vedono come orchi falliti, e i goblin detestano gli orchi per lo stesso motivo (i goblin hanno tutt’altra cultura, e sentirsi descritti come orchi falliti li fa imbestialire, cosa che diverte moltissimo gli orchi).
Per la cronaca, come molti orchi i goblin hanno spesso carnagione verdastra.
Scambiare un goblin per un orco e chiamarlo orco equivale a cercare di farsi uccidere l’istante successivo.
Se date dell’orco a un goblin, e questi non cerca di ammazzarvi all’istante vuol dire che c’è sotto qualcosa di molto grosso (o che siete cinque contro uno: i goblin sono tutt’altro che stupidi).
Gli orchi non hanno pregiudizi nell’interagire liberamente con gli uomini, mentre considerano gli Oscuri infidi e arroganti bastardi di cui non ci si deve mai fidare.
Questo, ovviamente, rende difficili alcune situazioni.
Gli umani in Narva sono apprezzati anche grazie alla loro funzione di mediatori tra razze che altrimenti si scannerebbero a vista.

Gnomi

Benche' affini ai nani, di cui sono lontani parenti, gli gnomi sono piu' piccoli e, come tengono a precisare, meno grassi di loro (ma con il naso ben piu' lungo!).Hanno per lo piu' pelle scura e capelli bianchi e vivono in media fino a 350 anni.Sono dotati di un umorismo acuto e brillante, specie per quanto riguarda i loro scherzetti, di grande amore per la vita e per gli oggetti finemente lavorati, in particolar modo gemme e gioielli. Prediligono le pietre preziose di ogni tipo e sono maestri nel saperle tagliare e lucidare.Vivono di preferenza in zone disabitate dagli umani, con colline rocciose e molta vegetazione. La loro statura minuscola li rende sospettosi, anche se non ostili, nei confronti delle creature piu' grosse, come gli uomini o gli elfi. Si comportano in modo furtivo e sfuggente con quelli che non conoscono o di cui non si fidano; nel miglioree dei casi, sono riservati. Poiche' abitano nelle miniere o nelle tane, si trovano bene con i nani, dei quali non condividono, pero', l'avversione nei riguardi di quelli che abitano in superficie. Data la sua formazione, il personaggio gnomo puo' scegliere, oltre a quelle consenstite dal DM, le lingue seguenti: comune, dei nani, degli gnomi, dei goblin, degli halfling e dei coboldi, piu' il linguaggio dei mammiferi che scavano tane sotterranee (tasso, donnola, toporagno, ecc.)

Uomini

Riguardo agli umani non c'è proprio niente da dire, salvo il fatto che sono esattamente come noi, con le nostre razze e le nostre differenti culture. Questa razza si suddivide in:

Ledimiano

La razza ledimiana è la più vicina all'antica razza dei Primuomini. E' originaria della zona attorno a Ledimas e dalla città prende il nome. Non ha caratteristiche particolari se non la grande flessibilità. Essendo la razza più comune, tra quelle umane, riesce a gestire in modo consono i rapporti con le altre razze, anche se haveniani e dakriani non amano particolarmente la regione attorno a Ledimas.

Haveniano

Gli haveniani abitano attualmente la catena montuosa di Iczer. Uomini possenti dalla grande forza e robusta corporatura, sono di pelle molto chiara e capelli biondi o rossi. Sono identificati solitamente con i barbari i cui insegnamenti vengono dalla città di Frost Haven da cui prende il nome la razza. Hanno un forte odio per i dakriani, ma soprattutto per la gente di Jensys e per i paladini.

Dakriano

I dakriani sono degli umani nomadi che vivono nel deserto di fuoco. La loro città è considerata Piros, dove vi è un grosso accampamento di dakriani. Molto simili ai ledimiani ma con maggiore destrezza, sono guardati sempre con sospetto per via delle loro attività poco oneste. Non nutrono simpatia per le altre razze umane e tendono ad isolarsi. Sono restii a mischiarsi con gli elfi, a meno che non si tratti di elfi scuri.

Kadriano

Razza umana, di provenienza sconosciuta, assai diffusa sul continente. Forti e intelligenti sono molto simili ai ledimiani con cui sono imparentati. La loro città di origine è stata inghiottita, millenni or sono, dal caos. Alla base della poca simpatia che provano le altre razze nei confronti dei kadriani c'è proprio il loro spirito girovago che li ha sempre portati a sopravvivere grazie agli espedienti.

Naevyano

La razza naevyana, detta anche degli uomini alati, è considerata dagli altri umani imparentata con gli stessi dei. Per questo sono molto rispettati, soprattutto da quelli che professano un credo vicino a quello di Solyan o di Crystal. Per la loro educazione non riescono ad aderire al credo caotico della vita anche se le leggende narrano dell'amore di un angelo per una donna umana. La loro caratteristica più saliente è la capacità di volare.

Uomini Lucertola

I Lizard Men sono una razza umanoide di natura rettilide, un tempo dispersa per le vaste lande di Sosaria e non organizzata in una societa' complessa, che ha conosciuto tuttavia un notevole sviluppo negli ultimi due secoli. In tempi estremamente brevi questo popolo ha saputo organizzarsi e creare una fiorente cultura arrivando, in diversi rami, a competere con gli stessi umani. Il loro sviluppo tecnologico ha dell’incredibile e ancor più sorprendente è il loro gusto per il bello e per le arti. I Lizard Men sono impenetrabili e freddi. Le loro movenze sono eleganti e sinuose ed il loro buon gusto è esemplare. La loro resistenza al dolore è stupefacente ed il loro comportamento è insondabile. Gli uomini lucertola, emersi quasi dal nulla in tempi recentissimi, si sono distinti come strabilianti artigiani e appetibili commercianti. La loro produzione di oggetti in legno e in metallo è quanto di meglio si possa trovare senza rivolgersi ai più esperti mastri fabbri di Minoc. Nonostante, sorprendentemente, una specie tanto avanzata e intelligente non manifesti particolare interesse per la magia, parecchi dei loro artefatti piu' pregiati risultano straordinariamente impreziositi da cariche magiche la cui fonte rimane avvolta nel mistero. Nel recente passato, neppure i Lizard Men catturati e sottoposti a tortura hanno rivelato informazioni utili a capire tanto i loro segreti, quanto quelli riguardanti una crescita così impressionante ed il loro singolare rapporto con la magia. Purtroppo, l’impossibilità di comprendere la loro lingua, si è accoppiata all’inutilità delle peggiori torture allo scopo di insegnare loro la nostra. Recentemente alcuni Uomini Lucertola si sono presentati con pompose ambascerie diplomatiche e ricchissimi doni alle varie corti dei maggiori regni umani e dopo i primi patti di non aggressione con le frange fedeli all'Ordine del popolo umano è stata resa fuorilegge la pratica della tortura verso questi esseri. A quanto pare la tortura applicata ai loro prigionieri umani è stata molto più produttiva in quanto parecchi Lizard Men della loro casta “aristocratica” parlano oggi correntemente la nostra lingua. La loro religione al momento sotto studio sembra basata sul politeismo. Oggetto del loro culto sono figure lucertoloidi dalle sembianze alquanto aggressive, specialmente per un popolo rivelatosi invece così mite. In ogni caso durante l’epoca dei primi scontri, i Lizard Men hanno saputo dimostrare discrete capacità come guerrieri. Tuttavia la superiorità umana in battaglia è già stata. più e più volte dimostrata e se i Lizard Men oggi sono così coesi e organizzati non è grazie alla loro capacità di difesa militare bensì grazie alle ripetute battaglie finite in strage a causa di Draghi che, intervenuti alla vista di un così facile e vasto banchetto, hanno mietuto vittime su entrambi i fronti dissuadendo gli umani dal muoversi troppo entro i loro territori. L’isolamento dei Lizard Men, nonostante le gravi perdite subite in battaglia per mano umana quanto per mano draghesca, ha comunque permesso loro di evolversi nei villaggi che sorgono sulle rovine dell'antica Skara Brae, lontani dalla concorrenza umana che sicuramente si sarebbe rivelata per loro assai più distruttiva delle sporadiche apparizioni di qualche Drago. Mentre la maggior parte delle specie umanoidi concernente alla riproduzione non presentano pressoché alcuna differenza rispetto alla razza umana, gli uomini lucertola sono animali ovipari, depongono cioe' uova che accudiscono per diversi mesi sino alla nascita effettiva del cucciolo. Si noti infine che tutti gli uomini lucertola appartengono ad un unico sesso e possono pertanto fecondare da sé le proprie uova o affidare la fecondazione ad un altro esemplare della propria specie.



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